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“Amazon, a rischio centinaia di manager”: l’appello del sindacato

“Amazon, a rischio centinaia di manager”: l’appello del sindacato

6 nov 2025

Incontro il 26 novembre in Assolombarda. Prime lettere ai dirigenti. Slc Cgil Lombardia chiede chiarimenti al colosso che ha avviato un piano di riduzione del personale su scala globale che coinvolgerà circa 14mila lavoratori: “Serve trasparenza”
Il quartier generale del colosso Amazon in Italia. Nel 2024 l’azienda ha fatturato 638 miliardi di dollari a livello mondiale

Il quartier generale del colosso Amazon in Italia. Nel 2024 l’azienda ha fatturato 638 miliardi di dollari a livello mondiale

Milano – “Serve trasparenza. Non accettiamo che l’innovazione passi sulla pelle delle persone o sia una scusa per un taglio del personale”. Così Slc Cgil Lombardia chiede chiarimenti e un cambio di passo ad Amazon, che ha avviato un piano di riduzione del personale su scala globale che coinvolgerà circa 14mila lavoratori. “Un processo che, dietro la formula della riorganizzazione e dell’efficientamento, si traduce in una campagna di uscite volontarie e non in diversi Paesi, Italia compresa – denuncia il sindacato –. A Milano, dove sono occupate circa 1.200 persone, potrebbero essere centinaia i dipendenti impattati, in larga parte alte professionalità e figure manageriali”.

Qui Amazon opera attraverso diverse divisioni aziendali, ognuna gestita da una diversa società del gruppo. In questi giorni i manager avrebbero ricevuto liste di nominativi a cui proporre la cosiddetta “voluntary separation“, una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro accompagnata da una proposta economica di buonuscita o, in alcuni casi, da ipotesi di ricollocamento interno.

“Il procedimento prevede due colloqui individuali: nel primo, il dipendente viene informato di essere stato selezionato; nel secondo vengono illustrate nel dettaglio le condizioni dell’accordo e il tempo concesso per decidere, soltanto cinque giorni. Chi rifiuta, non sa cosa accadrà dopo”, spiega il sindacato in una nota. “È una situazione di forte pressione psicologica e di grande incertezza, aggravata dalla totale mancanza di informazioni ufficiali sui piani occupazionali dell’azienda”, denuncia Stefania Sorrentino, segretaria generale Slc Cgil Lombardia.

Il 26 novembre si terrà un incontro unitario in Assolombarda, richiesto dalle organizzazioni sindacali per avere chiarimenti sull’operazione e garanzie di salvaguardia dell’occupazione. “Amazon sta gestendo questa fase come una sorta di svecchiamento ciclico, giustificandolo con l’impatto dell’intelligenza artificiale e l’efficientamento dei processi – aggiunge Sorrentino –. Vogliamo che l’azienda apra un confronto e si assuma la responsabilità sociale delle scelte”.

Il Giorno

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